venerdì 27 marzo 2015

... siamo con voi!

I Sindaci di Brusciano, Cercola, Saviano, S.Sebastiano al Vesuvio
I Sindaci dei Comuni aderenti all’ ATO 3, servito dalla GORI spa,  hanno adottato apposite ordinanze per scongiurare la sospensione nell’erogazione dell’acqua. Sono migliaia, infatti, i distacchi effettuati dalla GORI spa negli ultimi tempi. I distacchi non sono preceduti da atti ingiuntivi, come avviene nella maggior parte dei servizi pubblici e nello stesso servizio idrico di altri ambiti. Cosicché accade che l’acqua venga “tagliata” solo agli utenti della GORI. 

Ma l’acqua non è una merce voluttuaria ed il paradosso è che I Sindaci, quali Autorità sanitarie locali, dovrebbero revocare i requisiti di igienicità degli immobili privi di erogazione idrica, con il conseguente sgombero. Per questo stamattina alcuni Sindaci, chiamati a difendere le loro ordinanze dal ricorso opposto dalla GORI, si sono presentati indossando la fascia tricolore ed impugnando simbolicamente dei rubinetti chiusi.  

E’ solo una delle anomalie della gestione GORI di 76 Comuni della Campania, dove l’acqua costa anche molto di più di altri ambiti territoriali.

In questi anni i costi di gestione si sono moltiplicati e non vi è traccia di miglioramento del servizio.

Questa esperienza negativa rischia di estendersi anche ad altri Comuni della Campania, se il Consiglio Regionale scaduto dovesse approvare la legge proposta dalla Giunta Caldoro. In quella legge sono compressi gli spazi di partecipazione democratica dei cittadini e degli stessi Comuni, mentre gli ambiti si ridurrebbero, con la inclusione di mezza Campania nell’orbita della GORI con l’inevitabile ed ingiustificato aumento delle tariffe.

Giuseppe Capasso, Sindaco di San Sebastiano al Vesuvio

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