mercoledì 17 dicembre 2014

La sentenza del Consiglio di Stato:
''Illeciti i canoni idrici retroattivi''
9-11-14



L'imposizione di un canone per il servizio idrico, con decorrenza retroattiva, è illegittimo. È quanto sancito con sentenza dal Consiglio di Stato, che ha confermato in secondo grado la decisione del Tar della Sardegna di annullare l'aumento tariffario adottato dall'autorità d'ambito (Aato). Una sentenza, che potrebbe fare da apripista alla sfilza di ricorsi contro le partite pregresse (ante 2012) richieste agli utenti dalla Gori spa, con l'invio di una fattura separata. Gli importi sono stati richiesti in maniera retroattiva, applicando la delibera commissariale n. 43 del 30 giugno 2014, che autorizza l'azienda al recupero delle differenze dovute dai cittadini, a causa degli errori di calcolo effettuati dai dirigenti dell'Ato e della Gori. 

In questi giorni sindaci, associazioni e cittadini si sono mobilitati per contestare l'ennesimo carico economico sui residenti nei 76 comuni dell'Ato 3. Per molti si tratta di una richiesta illegittima dovuta all'applicazione di una retroattività, che dovrebbe essere imposta da una legge e non da un provvedimento commissariale. Secondo i giudici della sesta sezione del consiglio di Stato «la delibera che approva le tariffe ha natura di atto amministrativo di regola irretroattivo». Deroghe sono contentite solo nel caso intervenga «una legge pari ordinata e non un atto amministrativo». Quindi, senza una legge l'ente d'ambito e la Gori non potrebbero imporre agli utenti, con una delibera, il recupero delle somme pregresse in parte prescritte. Sullo sfondo un buco economico di 122 milioni di euro da ripianare. 

Fonte: Il Mattino di Salerno

Nessun commento:

Posta un commento