giovedì 13 giugno 2013

... a proposito di Porcellum:
La delibera "SalvaGORI"



Dopo CALDeroli anche CALDoro s'inventa il "porcellum" e dopo una porcata di legge elettorale, na bella porcata di delibera regionale, giusto per sottolineare che il centro-destra è sempre coerente con se stesso, non solo nella strana somiglianza dei nomi, ma soprattuto per l'amore sconfinato verso i maiali, in tutte le salse, compresa la politica Nazional-Regionale.


Con delibera ad hoc n°171 del 3-06-13 la Giunta Regionale della Campania, dietro la sapiente regia di Caldoro-Romano & Sarro salvano la GORI.spa dal fallimento. La società che gestisce il Sistema Idrico Integrato nell'Ambito Territoriale Ottimale 3, ha maturato tra il 2002 e il 2012 circa 283 milioni di debito nei confronti della Regione per il mancato pagamento dei corrispettivi per la fornitura di “acqua all’ingrosso” dagli acquedotti regionali e per i servizi di “collettamento e depurazione delle acque reflue” negli impianti di depurazione sempre a gestione regionale.


La Delibera riduce di ben 70 milioni il debito contratto dalla GORI. I restanti 213 milioni verranno restituiti in 20 anni a decorrere da quest'anno. Una rateizzazione non onerosa per i primi dieci anni, vale a dire senza pagare un euro di interessi legali che verranno calcolati solo a partire dall'undicesimo anno.

Questo vorrà dire due cose:


1) Che da una parte i tre tenori Caldoro/Romano/Sarro invece di intonare all'unisono "Siam tre piccoli porcellin ..." per coerenza politica di cui sopra, intoneranno una vecchia e compassata canzone che parlerà dei 70 milioni scontati alla GORI come un fardello, che grazie a loro, non ricadrà nelle tasche degli utenti di ATO3, nascondendo il fatto che i libri contabili della GORI, da un bel pezzo sarebbero dovuti finire in tribunale per fallimento.


2) Che i restanti 213 milioni di debito, gioco-forza, ricadranno, questi si, nelle tasche dei cittadini che inconsapevolmente si ritroveranno a pagare per 20 anni una bella "tassa" aggiunta camuffata ad arte fra le righe confuse della bolletta dell'acqua per il disservizio offerto Scordialmente dalla GORI. 


Così mentre assistiamo ai continui tagli alla scuola, alla sanità, hai trasporti pubblici ormai al collasso, le regalie alla GORI da parte di Caldoro/Romano/Sarro  hanno il sapore della beffa, si salva una società fallita e portata al fallimento da quei privati che avrebbero dovuto assicurare Efficienza Efficacia ed Economicità, e si condannano al fallimento aziende pubbliche con problemi economici ben al di sotto da quelli prodotti dalla GORI, al solo scopo di indirizzare queste ultime verso una privatizzazione forzata.


La verità è che questa delibera non farà altro che prolungare l'agonia di una società già fallita. Il dissesto finanziario è consistente e per inciso i debiti della GORI  non finiscono certo ai 283 milioni di euro da restituire alla Regione. Per fare un esempio al Comune di Marigliano il gestore dovrà rimborsare circa 458.000 mila euro, anche questi dilazionati in ben 7 trimestri grazie all'amministrazione di centro-destra anche questi senza calcolare gli interessi legali maturati.  Alè !Ci sono molti altri Comuni a vantare crediti nei confronti della GORI.


Riflettendo su queste cifre, riesce difficile immaginare una gestione del servizio idrico con più pezze al culo di questa. La domanda sorge spontanea:


Se le vecchie municipalizzate sono state archiviate come carrozzoni clientelari e mal gestiti, come definireste la gestione privatistica del servizio idrico integrato di GORI.SPA … mica solo una porcata? 

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