martedì 31 luglio 2012

COMUNICATO STAMPA
 Acqua potabile in deroga, 
Nola unico caso in Campania
 

Record negativo per la città di Nola, unico Comune della Campania e dell'intero Mezzogiorno ad avere ancora l'acqua in deroga a causa dell'alta concentrazione di fluoruro, fissata a 2,5 mg per litro, ben al di sopra dei limiti consentiti dalla legge. Stavolta a tenere banco non sono carotariffe, bollette pazze e i tristemente noti disservizi, ma i parametri di qualità dell'acqua e le deroghe concesse da Ministero della Salute e Commissione europea per l'acqua distribuita in località Tossici, popoloso rione nella frazione Piazzolla di Nola. E' il caso che viene fuori dal dossier nazionale “Acque in deroga”, realizzato da Legambiente e Cittadinanzattiva, da cui emerge che nel 2012 circa un milione di cittadini italiani non ha acqua potabile di qualità, sicura e conforme alle norme: nell’acqua del rubinetto sono, infatti, presenti alcune sostanze, come borio, fluoruri e arsenico, in livelli superiori ai valori stabiliti. Per questi motivi, anche quest’anno per 112 Comuni - 90 nel Lazio, 21 in Toscana ed 1 in Campania - sono in vigore nuove deroghe cercando così di prendere tempo e ripristinare i valori al di sotto dei limiti stabiliti dalla legge. "Siamo alle solite, le famiglie residenti a Tossici hanno ricevuto le dovute informazioni? - denuncia Gianluca Napolitano, capogruppo consiliare di Città Viva - Un'altra beffa per i cittadini abbandonati a loro stessi, mentre in altri Comuni l'allarme fluoruro sembra rientrato, non è chiaro invece quali siano gli interventi programmati sul nostro territorio ento la scadenza della deroga prevista per il 31 dicembre prossimo. Ad un anno dai referendum popolari, purtroppo è ancora difficile trovare interlocutori disponibili a sciogliere i troppi nodi relativi alla disastrosa gestione del servizio idrico. Intanto, è fondamentale che l'amministrazione comunale si faccia garante di un’operazione di trasparenza per i dati sulla qualità dell’acqua, oltre che promotorice di una campagna di comunicazione su anomalie e criticità per assicurare la tutela della salute di tutti. Come sempre vigileremo per ottenere finalmente la definitiva chiusura del capitolo deroghe". 
Una situazione che si conferma con le stesse modalità dello scorso anno, quando la delibera di Giunta regionale n. 988 del 30/12/2010, sempre a riguardo delle deroghe per il fluoruro, individuava nei Comuni e nell'Asl "le istituzioni competenti per attivare una opportuna azione informativa nei confronti della popolazione sulle caratteristiche dell’acqua, con particolare riferimento alla necessità di interrompere eventuali interventi di fluoro profilassi in atto; avvisare la popolazione sulla opportunità di limitare il consumo di alimenti ad elevato apporto di fluoro; predisporre un opuscolo informativo in merito al fluoro da distribuire nelle scuole e presso i servizi materno-infantili; avviare idonee attività di sorveglianza epidemiologica".
Interventi ritenuti inderogabili, considerato anche che un eccessivo assorbimento di fluoro - come sottolineato nel dossier “Acque in deroga” - "può causare la carie dentaria, osteoporosi e danni più seri a reni, ossa, nervi e muscoli".

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